La Boldrini non è la sinistra italiana, e la sinistra non deve farsi rappresentare dall’ex presidente(ssa) della Camera.
Rifondiamo la sinistra/1
(English version below)
Ieri ho trascorso tutto il
pomeriggio alla festa nazionale de l’Unità tenutasi a Ravenna. Un evento unico
nel suo genere e magistralmente organizzato, anche grazie all’apporto fondamentale
dei tanti volontari e dove l’entusiasmo, l’altruismo e i sani valori della
sinistra sopravvivono alla débacle
politica del PD in fase di ricerca di se.
L'On Boldrini a Ravenna |
“Diritti e pari opportunità per una nuova Europa” è il dibattito al quale ho assistito e che mi ha
lasciato sgomento. Ma prima di spiegare le due ragioni fondamentali del mio
stato d’animo devo fare un passo indietro. Tra i relatori penso valga la pena
citarne due, ossie l’ex ministro della difesa Sen. Roberta Pinotti (PD) e l’On.Laura Boldrini (Liberi e Uguali). A parte la differenza di stile e di qualità
dei contenuti – l’On. Boldrini sostianzialmente ha utilizzato molto del suo
tempo ed energie per ribadire il concetto per cui bisogna usare il femminile di
ministro che a suo parere è ministra – segnalo anche e soprattutto la capacità
di ascolto e di rispetto per l’interlocutore.
Se la senatrice Pinotti nel
suo intervento, ad esempio, ha trovato
spazio a raccontare un aneddoto di quando ad un certo punto in Europa vi erano
quattro ministri della difesa donna e del ruolo delle stesse in una politica
comune di difesa, l’On. Boldrini si è scagliata contro un signore seduto in
prima fila e palesemente appena uscito da Arcore ed in evidente stato
confusionale per ciò, circa la diatriba, di nuovo, del femminile della parola
ministro.
L'ex ministro della Difesa Pinotti |
Le donne in Italia
guadagnano meno degli uomini (a breve pubblicherò dati e statistiche in un post
dedicato), se incinte vengono spesso discriminate sul posto di lavoro in
termini di carriera. L’organizzazione del lavoro in molte aziende del Paese è
ferma ai primi dell’800 e qual è il dramma di tutto questo, il modo in cui
difendere le donne per l’On. Boldrini? Quello di usare il termine ministra. La
mia impressione è che la Boldrini si scagli in maniera aggressiva, violenta,
provocatoria ed infantile contro chi la persa linguisticamente diversamente da
lei per distogliere l’attenzione da problemi per i quali la stessa non ha
soluzioni. Un po' quello che Salvini fa con i migranti.
Oso dire che la Boldrini è
la Salvini di sinistra. Il PD deve riprendersi, ma la sinistra tutta deve
ripartire da donne che portano contenuti, competenza, serietà e, soprattutto
capacità d’ascolto. La sinistra deve ripartire da donne come la senatrice
Pinotti. Soltanto cosi si dialoga con la gente, ascoltando e ragionando per
priorità. Un giorno anche il femminile di ministro arriverà, ma prima diamo
dignità alle donne le quali, comunque, sono già operaie, direttrici, maestre,
professoresse. I ministri saranno una quindicina, le lavoratrici sono milioni e
per loro il sostantivo femminile che descriva la loro professione e talvolta il
loro sfruttamento esiste già. E questa è la prima ragione del mio sgomento,
cioè che parte della sinistra non è in grado di spiegare alla gente quali sono
i problemi che colpiscono determinati settori della società civile; insomma è
“scollata” dalla realtà che il Paese vive quotidianamente.
La seconda ragione invece è
molto più personale. Il PD ha indubbiamente bisogno di ritrovare se stesso e i
propri elettori e questo, probabilmente dovrà passare attraverso non solo
l’apertura verso la società civile, ma anche e soprattutto facendo alleanze con
altre forze progressiste e democratiche. Allora è opinione del tutto mia ma oso
fare una previsione, che se l’alleanza con queste forze significa includere in
questo progetto di rinascita anche l’On. Boldrini, allora il Paese non capirà.
Non capirà e si allontanerà sempre di più e ciò avverrà in quanto le
lavoratrici e i lavoratori hanno bisogno di essere ascoltati e non giudicati ed
attaccati. Hanno bisogno di sentire qualcuno che parli di problemi a loro
vicini, ad esempio la flessibilità oraria nelle fabbriche, la sicurezza sul
lavoro, gli asili nido vicino alla fabbrica e finanziati dall’azienda. Una forza
progressista deve far propri i contributi sintetizzati di tutti e far si che le
idee si contaminino, come giustamente evidenziato da Walter Veltroni qualche
giorno fa. Dunque contaminazione di idee, non imposizione delle proprie
soprattutto se ciò passa da una mera ed irrilevante, almeno in questo preciso
momento storico, questione linguistica.
Ms Boldrini is not the Italian Left, and the Left shouldn’t be represented by the former President of the lower Chamber of the Italian Parliament.
Yesterday I’ve been in Ravenna at the Italian Democratic Party’s festival
(festa de l’Unità) where I spent all
the evening. It is such a unique event so well organized, also thanks to the
work of many volunteers, where enthusiasm, altruism and the “good old Left’s
value” still survive despite the political fiasco of PD still searching for its
own identity.
“Rights and equal opportunities for a new Europe” it’s the debate I’ve
attended to and that left me dismayed. However, before to start explaining the
two main reasons that provoked this feeling in me, I must make a step backward
and provide some background explanation. Among the speakers there were two
women. The first is the former minister of Defense and actual Senator RobertaPinotti (PD) while the second is MP Laura Boldrini (Liberi e Uguali). Both
elected with left-wing parties. First of all, among the two speaker there was a
huge difference in terms of style and content. MP Boldrini basically has used
most of her time and energy to highlight the importance of the feminine version
of the noun “minister” (in English there is not this issue, but in Italian many
nouns have only the masculine version). Except this, one thing has emerged; the
ability to listen and to respect the interlocutor, utterly ignored by Ms
Boldrini.
If Senator Pinotti in speech has made some time, for instance, to tell
an anedoctal event of when at a certain point, in Europe, there were four women
leading their respective countries ministries of Defense and their role in
designing common defense policy, MP Boldrini, instead, first provoked and then
attacked after he replied, a man seated on the first row, who looked a bit
confused after having just left Berlusconi’s mansion, about the debate, still,
on the feminine version of the noun minister.
Women in Italy, like in majority of EU countries earn less than their
men counterpart (I will soon publish in a separate post proper data and stats),
if pregnant might be discriminated in terms of career progression.
Furthermore, in many cases the organization of work is stuck at the
beginning of last century and what’s the problem according to MP Boldrini?
Grammar. My impression is that Ms Boldrini use her aggression, verbal violence
and childish manners just to divert the attention from much more serious
problems for which she might not have the right answers. This is similar to the
usage that Matteo Salvini makes of all issue coming from immigration and
migrants.
I dare to say that Boldrini is the counterpart of Salvini for the
left-wing. Democratic Party needs to recover and restart a new path. However, I
strongly believe that in order to do so it should start from women who brings
content, expertise, reliability and, most of all ability to listen. The Italian
Left needs to start from women like Senator Pinotti. Only in this way it would
be possible to talk to people, by listening, reasoning and identifying
priorities. One day Italian will have the feminine version of the noun
minister, but first we should donate to women dignity (worker, director,
teacher, professor, are already nouns than in the Italian language have the
corresponding feminine. Ministers might be around 15 positions but workers are
millions and for those women already exist the noun that describe their
profession, as well as their exploitation. This is the first reason of my
dismay, in other words the incapability of the Left to talk to people and
explain them, clearly, what are the real problems. At the moment, there is a
Left away from the real daily country’s issues.
The second reason is more personal. There is no doubt that the Democratic
Party needs to find itself and its own voters. Probably the path towards this
achievement passes both by not only opening the party to get the contribution
in terms of ideas and valued coming from the citizens, and by arranging a new
coalition with progressive and democratic parties and organizations. Having
said so, it is my strong belief and my political prediction that if the
alliance with democratic forces includes also Ms Boldrini then Italians will
not understand and would get even farther from the PD as they did on 4th
March. People don’t need to be attached and judged based on the term they use
to indicate a minister. I think what people would need, perhaps is to listen to
somebody who talks about having flexible working hours, kindergartens paid by
the employer, safety at work. A progressive force need to summarize everyone’s
contribution in terms of ideas and let ideas influence each other, as former
Major of Rome Walter Veltroni said some days ago. Therefore “contamination” of
ideas, not imposing their own especially if this means a mere grammar diatribe.
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